martedì 24 dicembre 2013

Il fascino, sconclusionato, della New Age

New AgeAl di là di quello che si dice e si scrive, la New Age non ha una vera e propria storia o origine definita. La necessità porta a inserirla in una precisa categoria (la quale, gente con un dono della sintesi maggiore del mio, potrebbe definirla senza sbagliare troppo come "spazzatura"), tuttavia essa non ha date e fondatori certi. 


New Age è essenzialmente l’assimilazione in un contesto “moderno” di antiche dottrine religiose, esoteriche, essoteroche e filosofiche; senza contestualizzazione storica o culturale. Ad esse si aggiunge una scienza precaria, fatta di opinioni e teorie, invece di reali studi scientifici. 
Questo esercita un innegabile fascino (oserei dire quasi magnetico) indipendentemente dal soggetto e dalle sue caratteristiche.

Tuttavia il “minestrone spirituale” offerto dalla New Age è tanto condito quanto indigesto. Spesso riservato solamente a chi è a digiuno da tutti gli argomenti da essa “trattatati”, e facendo leva sull’ormai abusata “apertura mentale”. Chiariamo subito un punto basilare: apertura mentale non vuol dire avere un atteggiamento superficiale. Spesso è preferibile una sana chiusura mentale ad un approccio semplicistico su determinati argomenti. Perché è meglio una mente più severa ad una troppo permissiva, incapace di scorgere i danni di una fiducia mal riposta.

Fiducia è anche il termine (guarda caso) più abusato del glossario New Age. In realtà fiducia è un nuovo modo per dire fede. Semplicemente in questi tempi dove l’uomo occidentale è sempre più perplesso (giustamente) sull’operato delle principali religioni, sente quasi un certo rigetto nella parola fede; volendosene sempre più distaccare. Ecco così l’abuso della parola fiducia, la quale appare meno estrema e più abbordabile.
New Age
Questi elementi elencati insieme ad una certa sfiducia verso istituzioni (o religioni), il fascino esercitato da argomenti di cui si conosce poco (e spesso quel poco è errato); rendono la New Age estremamente affascinante. Ma non solo. La New Age illude il suo adepto proponendogli una certa libertà. Non avendo limiti ognuno può interpretare avvenimenti, teorie e situazioni come meglio gli garba. Non di rado capita di trovare nel pantano della New Age anche argomenti estremamente interessanti come quello della meditazione o la risoluzione di problemi ambientali. 

Questo giova al movimento, seppur in sostanza non abbia nulla di nuovo da offrire. Il fatto che ci siano, ad esempio, molte persone che praticano la meditazione nel mondo New Age, non ci dovrebbe spingere a dare credenziale ad essa, ma a stimolarci ad indagare sulle vere origini e i contesti di determinata pratica attraverso la sua storia. È sempre determinante comprendere tutto attraverso un approccio antropologico. Non certo per sminuire o declassare certi argomenti, ma anzi, per darne un valore aggiuntivo, il quale non potrà mai essere scorto nel pentolone della New Age.

A riprova di questo è stato il trattamento delle principali dottrine orientali qui in occidente, soprattutto di quelle indiane. Dopo essere state abusate e distorte da furboni con il fiuto degli affari facili, sono oggi diventate da noi una caricatura di quello che realmente rappresentano nella loro interezza. Minando così il loro valore spirituale e culturale. Oltre a farci cadere in grossolani errori.

New AgeVolendo sintetizzare, potremmo dire in definitiva che il fascino della New Age è l’apoteosi del punto espresso qui sopra. Slegandosi dalla parte meno gradita dalle masse (ovvero quella dello studiare), la New Age propone un modernissimo “pacchetto” spirituale. Il quale racchiude in se tutto ciò che stuzzica la fantasia e i bisogni del suo adepto. Proprio come un pacchetto commerciale, la New Age si vende all’ingrosso, ma il suo prezzo è tutt’altro che esiguo; mette all’asta la conoscenza (e la coscienza) dei suoi acquirenti.

(Scritto da: Gufo Oscuro)

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