mercoledì 25 dicembre 2013

Creatività e distruzione. Ego e intelligenza

musicaQuando l'uomo non può essere creativo allora diventa distruttivo. È  sempre successo così. Non a caso tutti i peggiori criminali della storia hanno avuto una smania di distruzione preceduta da vite forzate, stenti o violenze. Situazione spesso inconscia, sicuramente scissa dalla realtà.

L'individuo quando non può esprimere quello che è nella sua intimità si ammala. Questa malattia è chiamata ego. L'ego è totalmente distaccato da intelligenza. Un folle egocentrico può essere intelligentissimo. Come ad esempio Martin Heidegger, mente brillante e schiava di un'ideologia fanatica e distruttiva come quella del nazismo.

Perché succede questo? Perché lo spirito si ammala. Come il corpo è facile vittima di virus e batteri, il nostro spirito è vittima di tutta la nostra esistenza sociale e non. Lo spirito continua ad ammalarsi ogni giorno. Nascono filosofie, religioni, ideologie; ma anche intrattenimenti, svaghi e arte. Ma niente da fare. L'ego peggiora di giorno in giorno.

La decadenza è la malattia del corpo. Il vizio è la malattia della religione. La pigrizia è la malattia del pensiero. E infine l'ego è la malattia della spiritualità.
Più l'ego si sviluppa, meno si ha consapevolezza di esso. Il tutto è paragonabile ad una malattia invisibile e degenerativa, la quale avanza a nostra insaputa scollegandoci dalla realtà e facendoci credere di stare bene anche mentre strisciamo.

L'essere umano nasce con una struttura genetica predefinita. Questa influenzerà inevitabilmente il suo rapporto con il mondo. Ma non solo. Anche le esperienze di vita e la società forgeranno il  suo carattere.
L'intelligenza è una dote. È distaccata dall'ego. Non ha nulla a che fare con esso. Non sono le esperienze a rendere una persona intelligente. Questo è dimostrato dalla storia umana stessa.

L'ego è un prodotto artificiale, distaccato da tutto, anche dalle caratteristiche genetiche. Non è meramente una questione caratteriale. È il risultato del potenziale inespresso, distorto. È  il silenzio che viene a meno nella mente. Non è il pensare, ma la traduzione di esso. Ecco perché intelligenza ed ego possono convivere, anche quando certi casi estremi suggeriscono altro.

Questo risultato inespresso si manifesta con la distruzione, quindi la divisione. L'ego divide. L'intelligenza unisce. Ma le due cose non sono per forza in conflitto. Da una parte l'ego frantuma, dall'altra l'intelligenza razionalizza e unisce mettendo insieme i cocci; attuando un processo creativo fatto di ideali, auto-suggestioni, regole e piani.

blind_mindEcco perché menti, a volte, al limite della genialità possono essere anche distruttive, molto pericolose.
I processi creativi e quelli distruttivi vengono assimilati in un unico contesto. Una persona a cui è negata la sua aspirazione farà di tutto per cancellare la medesima dalla vita. Un esempio sono le passioni, se non si possono vivere si decide di eliminarle.

Dall’alba dei tempi questo circolo vizioso si ripete. Più le persone vengono private, costrette a vivere vite inopportune per il loro essere, maggiormente creeranno regole, dogmi, ideali e imposizioni da inculcare al prossimo. Un circolo vizioso, il quale si riflette in modo lampate nella maggior parte delle ideologie, religioni e nei metodi educativi.

Quando l’ego cresce la spiritualità viene offuscata. Ego e spiritualità sono le uniche due cose di cui non si potrà mai avere la certezza (intesa come conoscenza didattica). Da questo presupposto deve partire il cammino spirituale, il quale non può estraniarsi dalla vita sociale, ma semmai alleggerirla. L’emancipazione della propria vera essenza va oltre a tutte le cose escogitate dalla mente, è qualcosa di più semplice, e per questo notevolmente complicato.

Il peso della società su ogni individuo è devastante. Si potrebbe affermare che ogni cosa di essa sia escogitata per distruggere le vere aspirazioni dell’essenza interiore e smantellare innate capacità, in cambio di una elaborata mediocrità. Vivendo un contesto del genere è inevitabile la crescita dell’ego; seguito da rancore, affermazioni personali e manie. 

Così ecco attuare ancora distruzione seguita da ricostruzione. Elaborazioni di vecchie idee, spacciate per nuove. La mente adoperata a disperdere pensieri in cose totalmente insensate mentre è l’ego a farne da padrone. In questa condizione appare chiara l’impossibilità dell'individuo di denudarsi e mostrarsi davanti a se stesso, prendendo di petto le proprie responsabilità. Quel se stesso al quale hanno insegnato a non guardarsi, a dimenticarsi, a nascondersi, a dimenticarsi della sua vera essenza.

(Autore: Gufo Oscuro)

creatività
Spot:

Nessun commento:

Posta un commento